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La continua evoluzione del mondo del lavoro moderno mette le aziende davanti ad un’alternativa: assecondare la corrente o sopperire al cambiamento. In quest’ottica, mettere in atto operazioni di Upskilling e Reskilling dei dipendenti è una necessità imprescindibile, se si vuole fare uno step successivo nella formazione aziendale e cavalcare l’onda.
Il World Economic Forum ha stimato che addirittura il 50% dei lavoratori sarà interessato da queste pratiche, dal momento che esiste un divario strutturale nell’offerta di lavoro. Le competenze specialistiche necessarie per svolgere le nuove mansioni sono scarse o non disponibili. In altre parole, le skills attuali dei dipendenti non combaciano con i ruoli lavorativi richiesti. Bisogna agire hic et nunc.
Le aziende che riescono a identificare le lacune di competenze – e svilupparle internamente in modo rapido ed efficiente – hanno un netto vantaggio sui loro concorrenti. Chi non è in grado di sfruttare le tecnologie dell’apprendimento e i contenuti digitali, per aggiornare e riqualificare i dipendenti man mano che l’organizzazione si evolve, si troverà in difficoltà in un ambiente oltremodo competitivo.
Dunque, un approccio che mira allo sviluppo dei dipendenti attraverso l’acquisizione di competenze è fondamentale per fornire loro gli strumenti giusti per ciò che li attende. D’altronde, il futuro è già qui. ?
Scopri con noi in cosa consistono l’Upskilling e il Reskilling, quali sono i loro vantaggi e come puoi usarli per far sì che il tuo team sia sempre aggiornato!
Upskilling e Reskilling: cosa sono?
Iniziamo col dire che sono molto più che slogan del settore. Vogliamo che passi il messaggio che questi due termini rappresentano potenti strumenti di formazione che possono trasformare i tuoi dipendenti. Nel contesto del Learning & Development, entrambi i concetti si riferiscono alle opportunità offerte ai dipendenti con l’obiettivo generale di diversificare le loro competenze sul posto di lavoro.
L’Upskilling consiste nel portare il pacchetto di competenze che un individuo già possiede al livello successivo. È ciò che serve per fare un cosiddetto “salto di qualità” all’interno dell’azienda.
Il Reskilling invece prevede l’apprendimento di conoscenze e competenze che fino a quel momento non erano contemplate dal ruolo del dipendente. «A cosa serve?», ti chiederai. Beh, per esempio per spostare i dipendenti da un reparto all’altro o semplicemente per rispondere a dei loro bisogni formativi.
È importante ricordare che l’obiettivo principale rimane comunque far sì che i dipendenti lavorino in modo più efficiente e forniscano un valore aggiunto al loro ruolo.
Sappiamo cosa stai pensando…
L’aggiornamento e la riqualificazione dei dipendenti richiedono tempo e investimenti. In effetti potresti chiederti se non sia più efficiente assumere qualcuno dall’esterno, rivolgendoti a coloro che già possiedono le competenze in questione. In realtà però non faresti altro che colmare momentaneamente le lacune.
Il risultato? Dopo poco tempo saranno necessarie nuove competenze e abilità e ti ritroverai a rincorrere un treno già partito.
…quindi ti elenchiamo i benefici dell’Upskilling e del Reskilling
Per implementare le novità e migliorare le capacità dei dipendenti, sono necessari sforzi e investimenti a lungo termine.
Qualora non volessi fare la stessa fine di Mr. Bean, ecco per te 3 lati positivi da cui farti persuadere!
- Meno turnover. Diciamocelo: a nessuno piace l’idea di una carriera senza prospettive. E proprio quest’ultimo aspetto viene identificato da Gallup come la ragione principale per cui i dipendenti abbandonano il proprio ruolo. Dunque, offrire un percorso formativo verso nuove e migliori competenze dimostra loro che la tua organizzazione è il posto giusto per far crescere le persone e la loro carriera. Ecco che aumentano sia la retention che l’engagement.
- Creazione di una cultura dell’apprendimento. Indipendentemente dal livello di carriera dei dipendenti, una sana cultura dell’apprendimento li incoraggia a cercare sempre di migliorare. Secondo PwC, il 77% dei lavoratori vuole aggiornarsi, perciò il desiderio di una cultura dell’apprendimento c’è. Crearne una dando priorità all’aggiornamento professionale può aumentare il morale, il lavoro di squadra e, in ultima analisi, le prestazioni.
- Dipendenti più versatili. Le competenze che si apprendono sono trasversali. In questo modo, i dipendenti possono elevare la loro posizione all’interno dell’azienda e contribuire in un numero maggiore di modi.
Grazie agli strumenti tecnologici che possediamo, le modalità per raggiungere questi obiettivi sono molteplici: che si tratti di apprendimento dal vivo, virtuale con istruttore o veri e propri corsi e-learning, il risultato sarà raggiunto con successo. Anzi! Sarà ancora più facile gestire la formazione nelle realtà aziendali ibride.
Parliamo di strategie sostenibili ♻️
Abbiamo detto che, per creare una cultura aziendale costruttiva e sostenibile, le organizzazioni devono impegnarsi nella crescita professionale e personale dei propri dipendenti, fornendo loro la formazione di cui necessitano per stare al passo con l’evoluzione del loro ruolo (o per cambiare mansione).
Il responsabile L&D dovrà dunque seguire un processo graduale per garantire ad ognuno una formazione personalizzata e specifica. Qui ti forniamo qualche indicazione su come iniziare e sviluppare questo percorso.
- Costruisci un piano di Upskilling e Reskilling. Per prima cosa, devi avere una panoramica e una consapevolezza del livello di partenza delle competenze, nonché delle skills che servono per progredire. Tieni traccia di tutto ciò e valuta se la tua forza lavoro supporterà le nuove iniziative.
- Identifica le opportunità di skills transfer. Non devi per forza tirare fuori dal cilindro nuove skills: spesso, le competenze dei settori adiacenti si rivelano un ottimo contributo al processo di riqualificazione.
- Stabilisci gli obiettivi. Essere coscienti della direzione in cui si sta andando, rende più semplice giungere alla meta. Ti potrà sicuramente essere d’aiuto utilizzare l’approccio SMART (specific, measurable, achievable, relevant, and time-bound) per rimanere in pista e rispettare le tempistiche. Magari aggiungi qualche premio per chi completa la propria formazione in tempo: sarà un successone! ?
- Scegli l’LMS più adatto. La gestione dei tuoi Learners è una priorità, soprattutto se si tratta di una grande realtà. Con Litmos, per esempio, puoi tenere traccia di ogni dettaglio tramite la reportistica e assegnare corsi in maniera scalabile.
- Raccogli feedback e analizza i progressi dei dipendenti. Nessun programma di aggiornamento è completo se non vengono fatte le dovute valutazioni: analizza attentamente i feedback dei tuoi dipendenti, la progressione della formazione, l’avvenuta riduzione del gap di competenze e il miglioramento della produttività.
In conclusione
Ogni dipendente rappresenta un investimento per l’organizzazione, al fine di garantire il successo aziendale. Oltre a sviluppare le capacità dei dipendenti, l’azienda deve anche adattare il proprio modello di acquisizione dei talenti per soddisfare i requisiti emergenti. In primo luogo, il dipartimento di L&D deve rimanere aggiornato per adeguarsi alle nuove tendenze professionali.
Non solo: la Generazione Z e i Millennial, nello specifico, considerano l’investimento sulla crescita del dipendente una delle caratteristiche fondamentali che un’azienda deve avere per spingerli a restare. Le realtà aziendali moderne, dunque, possono e devono offrire ai dipendenti l’opportunità di aggiornarsi e riqualificarsi attraverso programmi di formazione digitali ben strutturati e strategici. Ciò aiuterà a creare una cultura della formazione aziendale, nonché ad aumentare il coinvolgimento, la soddisfazione e la fidelizzazione dei dipendenti.
Upskilling e Reskilling sono dunque strategie formative che si rivelano fondamentali per stare al passo con i tempi.
Aiuta i tuoi dipendenti a crescere e ad evolvere: la tua azienda ne beneficerà e potrai volare verso il futuro.
#neverstoplearning ?