Cosa serve per rendere brain-friendly l’apprendimento? Oggi più che mai, comprendere quale siano i “segreti” di un apprendimento efficace e “memorabile” è fondamentale per chi si occupa di Formazione Aziendale (e non solo ovviamente).
Con questa serie di brevi post, andremo quindi alla scoperta delle buone regole, che possono aiutarci a progettare e realizzare contenuti formativi davvero efficaci e in grado determinare un apprendimento a “lungo termine”.
Viviamo costantemente connessi.
Ogni giorno, siamo bombardati da una mole sempre più grande di informazioni e il nostro smartphone è ormai un crocevia di notifiche! Notifiche da Instagram, TikTok, Facebook ed Amazon; notifiche e-mail (personali e lavorative), notifiche dal CRM, da Slack, Microsoft Teams, Netflix, e chi più ne ha…🤯

Eh già, viviamo costantemente connessi e il nostro livello di concentrazione è messo davvero a dura prova, così come la nostra memoria. In tutto questo “rumore tecnologico”, come possiamo costruire un apprendimento moderno (quindi digital), che sia efficace per il nostro cervello, quindi brain-friendly? 🤯
Per cercare di rispondere a questa domanda, occorre ritornare ai fondamentali…all’Alfabeto della Formazione!
Iniziamo con la lettera “L”.
Ah! Ringraziamo Giorgione, per averci ispirato, con il suo alfabeto culinario 😋.
L come Link, ovvero collegamento!
Apprendere qualcosa di nuovo è difficile! Possiamo ascoltare o leggere, ma se non ci resta impresso, non ci sarà vero apprendimento.
Il segreto? Si tratta di riscaldare il giusto set di neuroni in modo che siano pronti a ricevere delle nuove informazioni. Perché è cosi che funziona il nostro cervello! Eh già, quando apprendiamo, il nostro cervello sta letteralmente provando a collegare i suoi neuroni.
È quindi importante creare un collegamento (Link 🔗) tra le nuove informazioni e ciò che i nostri learners già conoscono. È un po’ come fare degli esercizi di riscaldamento alle gambe prima di iniziare a correre, solo che questa volta non ci stiamo preparando per la maratona alle Olimpiadi di Tokyo, ma stiamo predisponendo una specifica parte del cervello a ricevere in maniera efficace delle nuove informazioni.
In sintesi, è fondamentale fare un bel work-out preparatorio, per favorire l’apprendimento.
Come fare? Prova a indovinare!
È stato dimostrato che “provare ad indovinare” può essere un ottimo modo per aiutare il nostro cervello a creare collegamenti. Iniziare con una domanda, che porti i nostri Learners nel vivo dell’argomento è un attivatore cognitivo formidabile. In questa fase non è importante rispondere correttamente, l’obiettivo è permettere ai nostri Learners di connettersi con l’argomento del corso, per favorire la loro capacita di ricordare la risposta giusta, dandogli subito un feedback su qual è la risposta corretta.
Ma non solo.
Cosa ne pensi? Come ti comporteresti?
Una “tecnica di riscaldamento mentale” altrettanto efficace – per invitare i neuroni dei nostri learners connettersi 😂 – è chiedere la loro opinione, domandargli come agirebbero in una determinata situazione. In sintesi, porre le persone al centro della formazione, utilizzando ad esempio survey o simulazioni.
Le possibilità sono davvero tante.
Possiamo portare i nostri learners nel vivo dell’argomento in maniera molto diretta o ricorrendo all’uso di analogie e metafore…le favole di Esopo possono insegnarci ancora molto a riguardo! Ma qualsiasi strada decidiamo di percorrere, l’obiettivo è sempre lo stesso: creare una formazione brain-friendly.

Alla prossima lettera dell’Alfabeto della Formazione!#neverstoplearning