Eccoci per un nuovo focus sulle best practices della formazione aziendale del futuro.
Oggi parliamo di Inboarding – da non confondere con l’Onboarding! Si tratta di una strategia formativa che sta emergendo come tassello fondamentale nel panorama del talent management, poiché si pone l’obiettivo di preparare i dipendenti ad affrontare nuove sfide e responsabilità all’interno dell’azienda.
Abbiamo già detto troppo…Partiamo! 🚀
Indice
- Cos’è l’Inboarding?
- Inboarding vs Onboarding
- Inboarding: le possibili applicazioni di questa strategia formativa
- I vantaggi dell’Inboarding per la formazione digitale in azienda
- Come promuovere la pratica dell’Inboarding in azienda
- E ora, gli errori da evitare quando metti in pratica una strategia di Inboarding
Cos’è l’Inboarding?
Cerchiamo di dare una definizione:
L’Inboarding consiste in un processo dinamico e continuo, focalizzato sul supporto ai dipendenti già consolidati nell’azienda, fornendo loro le competenze, le conoscenze e la formazione necessarie per eccellere nel loro percorso professionale interno. A differenza dell’Onboarding, che si concentra sull’integrazione dei nuovi ingressi, l’Inboarding mira a incrementare la produttività, stimolare l’impegno e favorire la permanenza dei talenti esistenti.
La sua rilevanza diventa evidente nei momenti di cambiamento della cultura aziendale o quando le aspettative del ruolo richiedono nuove abilità. Abbiamo già affrontato questo argomento sotto una luce leggermente diversa quando abbiamo scritto di Upskilling e Reskilling, date un’occhiata qui!
Ad esempio, un Inboarding ben strutturato risulta essere particolarmente cruciale nelle situazioni di promozione interna, offrendo supporto al dipendente nella transizione, agevolando l’adattamento alle nuove mansioni e migliorando la sua produttività nel ruolo appena assegnato.
Inboarding vs Onboarding
A prima vista, Inboarding e Onboarding presentano molte similitudini.
Infatti, per definizione, entrambi forniscono ai dipendenti le competenze e le conoscenze necessarie per avere successo nei loro nuovi ruoli. Strutturalmente, l’Inboarding coinvolge molti degli stessi passaggi dell’Onboarding – compresa la trasmissione di conoscenze, l’osservazione, la formazione in tempo reale e il tutoraggio.
Sono però due processi formativi destinati a contesti diversi!
L’Onboarding serve per iniziare…
L’Onboarding è rivolto ai nuovi assunti e si concentra su elementi chiave come l’integrazione culturale, la familiarizzazione con i processi aziendali e la definizione delle responsabilità del nuovo ruolo. Si tratta di un processo mirato a facilitare il passaggio dei nuovi membri nel team, rendendoli produttivi il prima possibile.
…l’Inboarding per promuovere lo sviluppo continuo
D’altra parte, l’Inboarding è progettato per il continuo sviluppo e coinvolgimento dei dipendenti esistenti. Questo processo coinvolge i manager delle risorse umane e i responsabili del Learning&Development, che devono monitorare le performance, fornire feedback, identificare opportunità di formazione e supportare la progressione di carriera dei dipendenti.
Inoltre, l’Inboarding aiuta i membri consolidati del team ad ampliare le proprie conoscenze e competenze per prepararsi ai prossimi passi all’interno dell’organizzazione, puntando su una formazione trasversale, sull’aggiornamento delle competenze e sulla consapevolezza dei programmi formativi.
Spoiler: hai bisogno di entrambi!
In sostanza, se l’Onboarding è focalizzato sull’accoglienza e sull’integrazione dei nuovi assunti, l’Inboarding si concentra sullo sviluppo professionale dei dipendenti esistenti. Entrambi sono vitali per garantire che i membri del team si sentano coinvolti, produttivi e crescano all’interno dell’organizzazione.
Vi vogliamo dare alcune motivazioni concrete a sostegno della nostra tesi.
- Aumento della retention. Un Onboarding efficace può infatti aiutare i nuovi assunti a sentirsi coinvolti e sicuri nei propri ruoli fin dall’inizio, mentre l’Inboarding li fa rimanere coinvolti e motivati a restare a lungo nella compagnia.
- Qualità elevata delle performance. Se un processo di Onboarding ben strutturato stabilisce le basi per un’ottima performance dei dipendenti nei loro ruoli, l’Inboarding, poi, va oltre – migliorando continuamente le loro competenze e portando a una maggiore produttività.
- Consolidamento della cultura aziendale. L’Onboarding introduce i nuovi dipendenti alla cultura aziendale, mentre l’Inboarding mantiene e rafforza tale cultura nel tempo, creando un ambiente lavorativo coeso e positivo.
- Innovazione. L’Inboarding promuove l’apprendimento continuo e la collaborazione, favorendo un ambiente in cui i dipendenti si sentono incoraggiati a contribuire con idee innovative e spingere avanti l’azienda.
Inboarding: le possibili applicazioni di questa strategia formativa
Come abbiamo anticipato, man mano che i dipendenti crescono all’interno di un’organizzazione e quest’ultima cambia, i datori di lavoro possono sostenere i membri del proprio team attraverso le varie transizioni utilizzando l’Inboarding.
Ecco alcuni dei casi d’uso più significativi dell’Inboarding per le organizzazioni.
- Transizione verso una nuova posizione o team. L’Inboarding aiuta ad ambientarsi nel nuovo ambiente lavorativo e garantisce che abbiano le competenze necessarie per eccellere nella nuova posizione.
- Promozione. L’inboarding può sostenere i dipendenti mentre si adattano alle nuove responsabilità, specialmente se si trovano a gestire nuove responsabilità manageriali o se devono formare i loro sostituti.
- Gestione del cambiamento. I cambiamenti aziendali spesso causano stress e turbamenti per i dipendenti, che hanno bisogno di rimanere coinvolti durante periodi di cambiamento scomodi e di apprendere le competenze necessarie per abbracciare il futuro.
- Passaggio al lavoro ibrido e remoto. Quando si passa a un ambiente di lavoro remoto o ibrido, l’Inboarding fornisce ai dipendenti una solida base attraverso la formazione da remoto, fruibile attraverso una piattaforma digitale all’avanguardia – come Litmos LMS.
Come anticipato sopra, l’Inboarding risulta essere efficace anche in quelle fasi di cambiamento della cultura aziendale o per rendere i propri dipendenti in grado di perseguire l’innovazione continua.
I vantaggi dell’Inboarding per la formazione digitale in azienda
Bisogna sottolineare che l’Inboarding, rispetto all’Onboarding, si articola in un periodo di tempo più lungo, adattandosi ai tempi di permanenza del dipendente nell’azienda. Questa flessibilità rende le fasi di questo processo meno strutturate, trattandosi di un qualcosa in continua evoluzione e adattamento.
Un efficace piano di Inboarding in azienda, tuttavia, deve considerare attentamente diversi elementi.
Valutazione dei punti di forza e di debolezza. Si monitora costantemente la crescita del lavoratore, identificando le sue abilità e le aree in cui può migliorare. Questo supporta lo sviluppo delle sue competenze e fornisce indicazioni sul suo percorso di carriera all’interno dell’azienda.
Valutazione delle performance. Grazie a strumenti HR dedicati, è possibile monitorare le prestazioni dei dipendenti. Prestazioni eccellenti indicano motivazione e comprensione del ruolo, mentre cali potrebbero richiedere interventi e supporto.
Feedback costanti. Mantenere un dialogo aperto con i dipendenti è fondamentale: chiedere e fornire feedback regolari attraverso sondaggi e valutazioni favorisce un ambiente di comunicazione aperta, mantenendo i dipendenti connessi e facendoli sentire parte integrante dell’azienda.
Sviluppo delle competenze personalizzato. Creare piani di sviluppo personalizzati per ogni risorsa è cruciale: dimostra impegno nel supportare la crescita professionale del dipendente, a cui vengono offerte opportunità continue per migliorare.
Cultura aziendale orientata allo sviluppo interno. L’Inboarding contribuisce a creare una cultura che valorizza e promuove lo sviluppo interno. Questo approccio consente ai dipendenti di sentirsi parte di un’organizzazione che offre opportunità di crescita e sviluppo, rendendoli consapevoli di avere prospettive di avanzamento.
Come promuovere la pratica dell’Inboarding in azienda
Implementare un cambiamento organizzativo efficace richiede una serie di passaggi chiave per migliorare l’Inboarding aziendale. Ma come trasmettere l’importanza di questo processo ai propri colleghi?
In primis, è fondamentale eliminare le barriere organizzative, promuovendo una certa flessibilità, attraverso l’uso di descrizioni rigide dei ruoli e la promozione e l’assegnazione di progetti a dipendenti interessati.
Migliorare la coesione del team è altrettanto cruciale: attività sociali come aperitivi e festeggiamenti promuovono l’integrazione rapida e l’impegno dei dipendenti. Inoltre, incoraggiare la mobilità interna e l’uso di career coach favorisce una cultura aziendale dinamica.
Come abbiamo detto prima, dare feedback costanti è essenziale, non solo per i nuovi ingressi ma anche per chi assume nuovi ruoli internamente. Per guidare il dipendente nella sua nuova posizione, bisogna fornirgli valutazioni regolari che lo aiutino ad aggiustare il tiro.
Infine, la formazione continua è indispensabile per i cambi di carriera, che i dipendenti si trovano ad essere preparati ad affrontare.
In sintesi, un cambiamento organizzativo riuscito richiede flessibilità, attività di team building, promozione della mobilità interna, feedback costante e formazione mirata.
E ora, gli errori da evitare quando metti in pratica una strategia di Inboarding
Vedrete che, con un po’ di esperienza, riuscirete sicuramente ad elaborare un piano di Inboarding completo e efficace. Per darvi una mano nel compito che vi aspetta, abbiamo raccolto i principali errori da evitare.
- Evitate la tendenza alla standardizzazione. Ogni processo di inserimento dovrebbe essere quanto più specifico possibile, adattato alle esigenze individuali dei lavoratori. Non si può pretendere di adottare un’unica strategia per tutti i dipendenti. Per esempio, un dipendente junior potrebbe avere bisogni, aspettative e ambizioni diverse rispetto a un dipendente senior. È fondamentale comprendere a fondo i dipendenti come primo passo per strutturare un piano di Inboarding su misura.
- Non sovraccaricate i lavoratori di informazioni. Sebbene i consigli e feedback siano preziosi, fornirne troppi potrebbe generare confusione e – nel peggiore dei casi – portare i dipendenti a non seguirli. È meglio fornire pochi, ma costanti e costruttivi suggerimenti, dando ai dipendenti il tempo necessario per assimilarli e applicarli.
- Ignorare i feedback dei lavoratori è un altro errore da evitare. Le esigenze dei lavoratori sono fondamentali e un programma di Inboarding efficace deve tenerne conto. Spesso sono proprio i dipendenti a conoscere meglio le proprie lacune e a poter offrire suggerimenti utili su come migliorare la loro esperienza in azienda. Organizzare regolari sessioni di confronto, incoraggiare i dipendenti a esprimere le loro opinioni e cercare di conciliare al meglio le loro necessità con quelle dell’azienda è il meglio che puoi fare per loro.
Conclusioni
In sintesi, l’Inboarding e l’Onboarding rappresentano due fasi fondamentali nell’integrazione e sviluppo dei dipendenti.
L’Inboarding rappresenta una fase dinamica e articolata nel tempo, volta a sostenere i dipendenti consolidati nell’azienda, focalizzandosi sullo sviluppo delle competenze e sulla preparazione per sfide interne. A differenza dell’Onboarding, mira a incrementare la produttività e favorire la permanenza dei talenti esistenti.
La sua rilevanza emerge durante cambiamenti culturali o quando le aspettative del ruolo richiedono nuove abilità. L’Inboarding è cruciale nelle promozioni interne, facilitando l’adattamento alle nuove mansioni.
L’Inboarding, con un approccio flessibile e mirato, offre benefici come l’analisi dei punti di forza/debolezza, la valutazione delle performance, il feedback costante e lo sviluppo personalizzato delle competenze. La sua implementazione richiede l’eliminazione di barriere organizzative, il potenziamento della coesione del team e la promozione della formazione continua.
In sintesi, l’efficace gestione di questo processo contribuisce al successo a lungo termine dell’organizzazione, facilitando le transizioni, sostenendo lo sviluppo professionale e promuovendo una cultura aziendale orientata allo sviluppo interno. Evitare errori comuni, come la standardizzazione e l’eccesso di informazioni, è cruciale per garantire un processo di Inboarding efficace e su misura per le esigenze individuali dei dipendenti.
Alla prossima!
#neverstoplearning