L’onboarding aziendale è il primo passo che i dipendenti compiono nella loro esperienza lavorativa in una determinata azienda. È proprio per questo che le organizzazioni dovrebbero curare questo percorso, in modo da coinvolgere i dipendenti fin dal primo istante.
Noi siamo qui per spiegarti come si fa!
Indice
L’onboarding aziendale vecchio stampo non funziona
Partiamo dal fatto che quell’onboarding vecchio stile costruito su video di presentazione asettici e su i tour dell’edificio per indicare le uscite di sicurezza…non è più efficace. Lo rivela la percentuale di persone che lascia il lavoro entro il primo anno – circa un terzo! – o quella del turnover entro le prime sei settimane. Con statistiche di questo tipo – e con il costo che la perdita di un dipendente rappresenta – non è difficile capire perché investire nel processo di onboarding dei dipendenti sia una scelta intelligente.
Bisogna puntare su un e-learning ben strutturato per migliorare la fidelizzazione e l’impegno dei dipendenti. In questo modo, aumenta anche la velocità di acquisizione delle competenze.
Crea un percorso di onboarding dei dipendenti vincente e scalabile
Sappiamo che le grandi aziende hanno bisogno di creare percorsi di onboarding per tanti dipendenti in maniera veloce e agile.
Qui sotto vogliamo svelarti 4 fantastiche dritte per iniziare.
1. Concentrati sui bisogni dei tuoi dipendenti
Innanzitutto, per affrontare questa sfida con successo, i team di L&D devono stabilire obiettivi chiari per tutti a partire da quelli che sono le necessità effettive del personale. Questo significa ascoltare attentamente i dipendenti per scegliere gli approcci più adatti in grado di soddisfare le suddette esigenze.
Si tratta di un approccio orientato alle persone garantisce che le risorse limitate vengano allocate in modo strategico e mirato, massimizzando l’impatto della formazione aziendale relativa all’onboarding.
2. Crea un senso di appartenenza
È importante instaurare subito un legame tra l’organizzazione e il dipendente, in modo da sviluppare – con il tempo – un senso di appartenenza. Questo si inscrive in un’ottica più ampia, quella del progetto di affermare una nuova cultura aziendale attraverso la formazione dei dipendenti.
Sfruttare il processo di onboarding per raggiungere questi obiettivi è un primo passo per stabilire una stretta collaborazione con i team di acquisizione e sviluppo del talento, al fine di garantire un’esperienza coerente e serena per i nuovi assunti.
3. Niente sovraccarichi
Quando ci si avvicina a un nuovo lavoro, può essere travolgente la quantità di nozioni che si ricevono. Pertanto, è importante trovare modi per evitare un sovraccarico di informazioni per i nuovi assunti.
Spesso molte persone hanno difficoltà a comprendere il processo di onboarding e a capire in quale fase del processo si trovino. La soluzione è creare un percorso definito e coerente, fornendo alle persone una formazione just-in-time – ovvero dando loro le informazioni di cui hanno bisogno nel momento giusto.
Questo approccio mirato e sequenziale favorisce un’assimilazione graduale, riducendo il rischio di sovraccarico cognitivo e migliorando l’esperienza di inserimento dei neo assunti.
4. Tieni traccia solo di ciò che conta
È importante non attendere di avviare il processo di onboarding dei dipendenti prima di pensare a misurare il successo effettivo di tutto il programma.
Si inizia esaminando le esperienze di onboarding in corso, prima di decidere la direzione per il futuro. Ciò comporta un focus sul coinvolgimento generale e una profonda analisi degli elementi specifici che si vogliono tenere sotto esame – per ottenere una visione chiara di ciò che stava accadendo.
Misurare l’efficacia dell’onboarding durante il percorso consente di valutare l’impatto delle attività svolte, identificare eventuali lacune o aree di miglioramento e apportare modifiche tempestive per ottimizzare l’esperienza dei nuovi assunti. Questo approccio basato sul monitoraggio delle metriche contribuisce a garantire un processo di onboarding più efficace e allineato agli obiettivi aziendali.
Come implementare un percorso di onboarding già esistente
La tua azienda ha già un programma di onboarding ma ritieni che possa migliorare?
Nessun problema: ci siamo noi per darti qualche consiglio!
- Centralizza le risorse che metti a disposizione. È essenziale facilitare l’accesso dei dipendenti ai contenuti a loro destinati. La soluzione ideale consiste nell’utilizzare una piattaforma LMS funzionale che funga da unico sistema centralizzato – evitando la complessità di pubblicare, gestire e monitorare materiali su più piattaforme. In questo modo, si riesce a tenere traccia dei corsi completati e indicare le fasi successive del processo.
- Movimenta il processo. L’onboarding non dovrebbe limitarsi a sedersi a una scrivania per lunghe ore, a maggior ragione perché i dipendenti si aspettano di poter imparare da qualsiasi luogo e su qualsiasi dispositivo. Soprattutto per i nuovi assunti, che potrebbero sentirsi sopraffatti dall’incontro con nuove persone, dal nuovo ambiente e dalle nuove mansioni, è importante offrire loro la comodità di poter accedere ai corsi tramite dispositivi mobili. La flessibilità – nell’apprendimento come nel lavoro – è anche una strategia chiave per attrarre e trattenere i professionisti odierni, che hanno un sistema di valori che privilegia il benessere al di là del lavoro.
- Personalizza l’esperienza. L’onboarding dei dipendenti non può seguire una formula standardizzata. Oltre alla formazione obbligatoria sulla compliance e ad altri corsi di base, i dipendenti dovrebbero avere la possibilità di costruire e seguire un percorso di apprendimento personalizzato, che supporti la loro specifica carriera all’interno dell’azienda. Inoltre, ogni team può valutare quali corsi far seguire ai propri nuovi arrivati per supportare gli obiettivi specifici della squadra. L’introduzione di elementi di gamification è un ottimo modo per coinvolgere le persone, creando un ambiente divertente, competitivo e di collaborazione che aiuta a trattenere i dipendenti.
- Microlearning. Al fine di evitare di sovraccaricare di informazioni i neo-assunti, è possibile suddividere i corsi di onboarding in moduli più piccoli e digeribili. Questo approccio favorisce l’attenzione e l’interesse in un mondo caratterizzato da una scarsa capacità di concentrazione. L’obiettivo ora, infatti, è integrare la formazione durante l’intera esperienza lavorativa, che sia il primo o il centunesimo giorno, e abbracciare il valore dell’apprendimento continuo.
- Rendi informale l’apprendimento. Si stima che il 90% dell’apprendimento avvenga attraverso esperienze sul posto di lavoro e interazioni personali. Pertanto, è importante promuovere l’accesso autonomo ai materiali didattici. Inoltre, si dovrebbe incoraggiare la creazione di relazioni di mentoring o coaching per facilitare il trasferimento di conoscenze tra dipendenti esperti e nuovi arrivati.
Per concludere
L’onboarding vecchio stampo non è più molto efficace. Per questo, bisogna adottare nuovi metodi, incentrati sui bisogni dei propri dipendenti, misurabili e snelli. In questo modo, si crea un senso di appartenenza che favorisce la retention del personale.
In conclusione, un onboarding efficace per i dipendenti è essenziale per garantire una transizione fluida e di successo all’interno dell’azienda. Alcuni principi fondamentali includono:
- la centralizzazione delle risorse formative, fornendo un accesso facile e intuitivo ai corsi e ai materiali di supporto
- la flessibilità, che è diventata una componente chiave, consentendo ai nuovi assunti di apprendere ovunque e su qualsiasi dispositivo
- la personalizzazione, che consente ai dipendenti di creare un percorso di apprendimento adatto alle loro esigenze e obiettivi di carriera
- il microlearning, per favorire l’attenzione e l’interesse dei dipendenti
- l’informalità, come l’apprendimento sul posto di lavoro e il mentoring, che gioca un ruolo significativo nell’acquisizione di competenze.
In definitiva, un onboarding ben strutturato promuove l’impegno dei dipendenti, facilita l’integrazione nel team e favorisce una cultura aziendale basata sull’apprendimento continuo.
E ora alla scoperta dell’inboarding e del perché si differenzia dall’Onboarding.
#neverstoplearning